➡️ Il Test di Rorschach prende il nome dal suo ideatore Hermann Rorschach che, nel 1921, pubblica il testo “Psychodiagnostik”, contenente una prima standardizzazione dello strumento. Purtroppo lo psichiatra svizzero morirà l’anno successivo, a soli 37 anni.
📝 Oggi il test dispone di una tecnica standardizzata e precisa, in grado di ridurre al minimo il giudizio soggettivo dell’esaminatore e di dare un quadro esauriente della personalità di un individuo.
É uno strumento di valutazione della personalità ed è utilizzato per comprendere come le persone percepiscono e vivono il loro ambiente, come affrontano le situazioni interpersonali, in che modo formano concetti e idee, ma anche come vivono le emozioni e come vedono se stessi e gli altri.
Quando si utilizza il Test di Rorschach?
Può essere utilizzato quando si vogliono indagare alcuni aspetti del funzionamento di una persona in merito a:
- immagine di sé;
- relazioni interpersonali e gestione degli affetti;
- esame di realtà;
- gestione dello stress e degli stati emotivi.
I principali ambiti di utilizzo sono quello clinico e giuridico.
Nel primo caso può fornire informazioni utili per pianificare in modo efficace un intervento terapeutico; nel contesto giuridico viene utilizzato sia in ambito civile che penale, nella valutazione di aspetti importanti della personalità di un individuo coinvolto in un procedimento.
Come?
Il test delle macchie di Rorschach non viene quasi mai utilizzato da solo, ma è sempre inserito in una batteria di test, al fine di ottenere una valutazione globale e accurata della personalità di un individuo.
Procedura
Alla persona vengono mostrate 10 tavole, ognuna delle quali è caratterizzata da una macchia di inchiostro monocromatica o colorata. In merito a ciascuna tavola, dovrà dire cosa gli suggerisce la macchia. Nel test non esistono risposte giuste o sbagliate, ma solo risposte soggettive!